Anniversari, dialoghi su tecnologia e sostenibilità nella due giorni di Cultura e Motori 2024

Un’esposizione dedicata ai numerosi anniversari automobilistici e alle moto anni Trenta ed un programma di interessanti conferenze hanno animato l’edizione 2024 di Cultura e Motori ospitata alla sede di Piacenza del Politecnico di Milano.

La ventunesima edizione della kermesse culturale, premiata da ASI per la sua grande valenza, è stata salutata dall’Assessore alla Cultura Cristian Fiazza ed ha preso il via dopo un momento di riflessione e ricordo per il trentennale della scomparsa di Ayrton Senna, vittima di un incidente mortale nel GP di Imola dell’1 maggio 1994.

BIOCARBURANTI, SOSTENIBILITA’ E ALTERNATIVE AL MOTORE TERMICO

Tre interventi nel venerdì pomeriggio, dedicati alla connessione tra passato e futuro del motore termico. Focus su biocarburanti, carburanti sintetici, motore elettrico con fuel cell a betteria e/o idrogeno con l’analisi dei pro e contro delle diverse soluzioni disponibili.

Francesco Di Lauro (Commissione ASI Green) ha presentato le attività che la Federazione sta mettendo in campo per affrontare al meglio la transizione energetica e rendere il motorismo storico più sostenibile, citando ad esempio le ricerche e i test su bio-carburanti di seconda generazione. Sul tema dell’importanza culturale del movimento sono stati condivisi dati che testimoniano il ridotto impatto ambientale di un veicolo storico, in considerazione anche dell’utilizzo limitato ed accorto.


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Giovanni Ferrara (Professore Ordinario all’Università di Firenze e membro della commissione cultura ASI) ha introdotto il suo intervento ricordando il motore a scoppio di Barsanti & Matteucci progettato a Lucca a metà del diciannovesimo secolo, di cui nell’ultimo anno è stato realizzato un prototipo funzionante dagli appassionati del Club ASI toscano CMEF. Sono emersi elementi di approfondimento sulle alternative attuali e future al motore termico guardando oltre a scelte fideistiche a senso unico.

Tommaso Lucchini (Professore Associato a tempo pieno Polimi), si è concentrato sull’efficienza dell’attuale motore termico, sulle differenze tra i vari biocarburanti e di sintesi, sulle sfide che si dovranno vincere per rendere sostenibile la diffusione dei veicoli elettrici, con un confronto tra la soluzione a batteria più comune oggi e quella volgarmente detta idrogeno, più opportuna per temi di stoccaggio dell’energia.

IL PROGETTO DELL’ITALIAN AIR FORCE FLYING MUSEUM

Dopo il saluto dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Università e Ricerca Francesco Brianza che ha sottolineato il senso di rigenerazione urbana del Politecnico e la sua capacità di arrivare non solo a studenti ma anche alla collettività è stato il Tenente Colonnello Salvatore Occini ad aprire il sabato raccontando del progetto dell’Air Force Flying Museum di San Damiano.

Occini ha raccontato di una potenziale evoluzione di un’area dello scalo in chiave di creazione di spazi espositivi e museali dedicati all’evoluzione dei velivoli con l’introduzione di componenti simulative ed interattive. Importanti anche i richiami al restauro di aerei quali il G-91 e AMX, il comandante del Distaccamento Aeroportuale Piacenza ha concluso rimandando alla Balloon Cup 2024 che sarà ospitata proprio a San Damiano i prossimi 11, 12 e 13 ottobre.

STORIA ED EVOLUZIONE DEL COMMON RAIL

Dall’aeronautica si è infine passati a discutere della tecnologia del Common Rail, tappa di grande importanza nell’evoluzione motoristica. Ad introdurre la conferenza Stefano Iacoponi (progettazione Ferrari, FIAT e Alfa Romeo), intervistato dal vice presidente CPAE, Giovanni Groppi sulle tappe che avevano condotto il Gruppo FIAT allo sviluppo del progetto. Parola poi a Lorenzo Morello (progettazione FIAT e membro Commissione Cultura ASI) per una digressione sulla storia del motore diesel con tutti gli enigmi tecnici correlati alla genesi del Common Rail. A conclusione degli interventi coordinati da Roberto Boni (ex redattore di Quattroruote) le parole di Alessandro Piccone (progettazione Alfa Romeo e FIAT) con altri cenni storici e la controversa cessione del brevetto alla tedesca Bosch.

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