Gare nel segno dell’ incertezza meteo quelle andate in scena nel Tempio della velocità domenica 20, con nuvole e pioggia alternate a lievi raggi di sole che hanno condizionato la scelte delle gomme da parte dei team.
Nella prima gara, quella del Tcr Italy, la pista risulta umida, ma molti piloti scelgono di montare gomme da bagnato, scelta che paga nelle prime tornate, ma un improvviso scroscio di pioggia fa crollare i loro tempi, consentendo alla Hyundai di Pellegrini di conquistare la vittoria su Bettera e Guidetti.
Nella seconda gara, quella delle Formula Regional, Igor Fraga, come accaduto ieri, saluta tutti e comanda dal primo all’ultimo giro, con un gruppetto di 4 macchine a darsi battaglia per il secondo posto, dove, a suon di sorpassi e controsorpassi a conquistare la seconda posizione è Raul Guzman ai danni del vincitore del campionato Vesti, con Fittipaldi che si deve accontentare dei piedi del podio.
Dennis Hauger domina nuovamente la Formula 4, scattando dalla pole saluta la compagnia e conduce una gara in solitaria, mentre alle sue spalle è avvenuta una vera e propria bagarre tra Belov, Aron, Alatalov e Petecof che in quest’ ordine chiudono la gara staccati di 8 secondi dal vincitore.
Dopo la pausa promozionale a scendere in pista sono state di nuovo le TCR Italy con la Cupra di Matteo Greco che riesce a scattare bene al via e conquistare la prima posizione che manterrà fino al termine, staccando Guidetti di 2 secondi e Scalvini di 7 secondi.
Tutto ancora da decidere nella Porsche Carrera Cup Italia, con ben quattro contendenti ancora in lotta per il titolo, con Iaquinta che guida la classifica, ma deve partire nelle retrovie con Bertonelli, Cornwright e Kujala che devono inseguire, ma in griglia partono nelle prime posizioni.
Al via scatta benissimo Bertonelli, che sembra fare gara in solitaria, con alle spalle un quartetto formato da Quaresmini, Cornwright, Laurini e Cerqui che si scambiano le posizioni a ripetizione, mentre Iaquinta e Fulgenzi, partiti nelle retrovie, hanno scelto gomme slick e faticano a tenere il passo dei primi.
Da metà gara il tracciato va via via asciugandosi e alcuni dei protagonisti, tra i quali Cornwright, vanno in crisi di gomme, mentre Laurini e Fulgenzi guadagnano posizioni su posizioni, fino all’ultimo giro, dove ci si ritrova in tre appaiati in parabolica ed è lo stesso Laurini a spuntarla su Bertonelli per soli 4 millesimi di secondo e 25 millesimi su Quaresmini, con Fulgenzi quarto, mentre Iaquinta si deve accontentare del sesto posto, che però gli vale il titolo di campione italiano 2019.
Nella GT sprint battaglia per tutti e cinquanta i minuti tra la Lamborghini di Postiglione del team Imperiale e la Mercedes di Rovera, quando, a 16 minuti dal termine entra in pista la safety car e ricompatta il gruppo; alla ripartenza torna a piovere copiosamente e Rovera decide di fermarsi ai box per montare le gomme Rain, mentre Postiglione rimane in pista con le slick, scelta che non paga, non riuscendo più a rimanere al comando, a pannaggio di Rovera che conquista vittoria e titolo 2019, con la BMW di Johansson al secondo posto e Postiglione che si deve accontentare del sesto.
Nella terza e ultima gara di Formula Regional doppietta Prema, con Vesti che scatta benissimo al via e prende la testa della corsa, al secondo posto Fittipaldi, che insegue per tutta la gara Fraga, giunto terzo, sorpassato a quattro giri dal termine.
Dennis Hauger nell’ultima gara in programma fa cappotto conquistando anche la terza manche della F4, dominando dal via fino alla bandiera a scacchi, con Stanek e Rasmussen giunti secondo e terzo a cinque secondi di distanza.
La stagione in pista del Monza ENI Circuit termina qua, in calendario rimangono un paio di test infrasettimanali e i due rally, il vedovati e il Monza rally show, tradizionale gara evento di fine stagione.