Durante la tappa monzese del TCR Europe abbiamo avuto il piacere e l’onore di scambiare quattro chiacchiere con uno dei veterani della categoria turismo, l’ex protagonista nel mondiale e ora “prestato” all’europeo, lo spagnolo Pepe Oriola.
MiP: Ciao Pepe, com’è andato il weekend?
PO: Weekend iniziato in modo difficile, le prime prove bagnate, la visibilità non era ottima, abbiamo fatto l’assetto per l’asciutto ma sotto questa pioggia è stata veramente dura mantenere la vettura in pista.
Qualifiche con pista asciutta non abbiamo preso dei rischi in modo da partire nel gruppo e sfruttare le scie, purtoppo la vettura non ha una velocità di punta elevata e quindi l’obiettivo in gara è rimanere attaccati al gruppo.
In gara 1 la mia gara è praticamente finita subito, sono rimasto sì in scia agli altri, ma nella bagarre ho avuto la peggio a causa di 2 contatti e mi sono dovuto fermare ai box!
Fortunatamente gara 2 è stata completamente diversa, sono partito benissimo e sono riuscito a guadagnare posizioni su posizioni, fino alla bandiera a scacchi finale, vincendo una gara tosta, ma sono contentissimo per il team, ma anche per me stesso, quest’anno sportivamente parlando è stato un anno sfortunatissimo e questa vittoria ci voleva proprio!
MiP: Monza tempio della velocità, dove però non corri dal 2017 con WTCC…
PO: Sì abbiamo in realtà fatto la 12 ore qui a luglio sempre con il team Brutal Fish, una gara completamente differente, una endurance divisa in 2 giorni, mentre in gare veloci come dici bene tu non corro dal 2017.
Un tracciato veloce dove mi sono sempre trovato bene, ma purtroppo dipende molto da che macchina si ha, il pilota fa la differenza qui, ma meno che in altre piste perchè la vettura conta molto.
MiP: Come ti approci a questa pista con vetture differenti?
PO: Da fuori sembra una pista facile da guidare, ma in realtà non lo è, ci vuole sempre un giusto compromesso tra punti veloci e curve più lente, sapendo bene quali rischi si possono incontrare, la seconda variante con il cordolo in quel modo è davvero insidiosa per le vetture turismo e può provocare problemi ai pneumatici, quindi bisogna sapere e rendersi conto fino a che punto si possa rischiare.
MiP: Com’è per te l’autodromo senza tifosi?
PO: Alla fine noi dentro alla macchina non i rendiamo conto, il nostro lavoro è fare la miglior performance possibile, solo che a Monza ci sono sempre tante persone all’interno del paddock, appassionati o semplici curiosi che arrivano, chiedono, vogliono incontrare e parlare con i piloti e così l’ambiente è un pò freddo.
MiP: Un’opinione sul mondiale turismo?
PO: Il mondiale quest’anno si corre tutto in Europa, ma è pur sempre un campionato mondiale, ha la copertura di Eurosport, maggiore visibilità, più sponsor, ma questo TCR Europe è un ottimo campionato per apprendere e prepararsi al mondiale, le vetture sono identiche, ma politica e gestione differenti. Penso che il prossimo anno il mondiale non sarà molto differente da quest’anno e rimarrà di nuovo solamente in Europa vista la situazione Covid.
MiP: Opinione sul Balance of Performance?
PO: Guarda purtroppo non ne posso parlare, sono ancora sotto contratto con Hyundai dallo scorso anno!
MiP: Grazie mille e di nuovo complimenti per la vittoria in gara 2!
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