Abbiamo di recente avuto l’occasione di incontrare Eugenio Pisani, pilota da alcuni anni impegnato nelle gare del GT Open, che in questa stagione ha iniziato un proprio progetto personale.
MiP: Parlaci del tuo nuovo team e dei tuoi progetti per il 2021…
EP: Il progetto 2021 è, in realtà, nato nel 2020 e, per motivi comuni un po’ a tutti, è stato rinviato a quest’anno. C’era l’idea di portare avanti, insieme a Stefania Siliprandi, il team familiare, dal vecchio nome Siliprandi Racing. Avevamo una Porsche 997 con la quale ho vinto il Campionato Italiano GT Cup nel 2017 e con la quale ho colto un terzo posto nel 2018, ora abbiamo due Porsche 991 Generazione 1, con le quali parteciperemo al GT Cup Open Europe grazie al supporto di Came con me e Stefano Bozzoni come piloti, e abbiamo in programma di partecipare anche a qualche appuntamento in Italia nella Coppa Italia GT o nel Porsche Club GT.
MiP: GT open che ti ha visto in pista anche nel passato, parlaci un po’ della categoria e della tua carriera in generale
EP: Ho conosciuto l’ambito GT Open, organizzato da GT Sport, nel 2019 dove ho partecipato a 4 appuntamenti su 6 cogliendo 4 podi con una vittoria di classe (PRO) al Paul Ricard in coppia con Michele Merendino, poi con Mark Speakerwas (Spa-Francorchamps) e poi con Stefano Bozzoni (Barcellona-Monza), attuale compagno. Il campionato è ben organizzato e, l’idea di mettere insieme GT4 e GT Cup regolamentate da un Balance of Performance, garantisce delle gare belle, spettacolari, ma corrette.
MiP: Vieni da una stagione 2020 che non ti ha praticamente visto coinvolto in pista, come mai? Come hai vissuto e stai vivendo questa pandemia?
EP: Nel 2020 ho partecipato a due appuntamenti della Coppa Italia GT di Peroni Race, usate più come allenamento che come attività agonistica vera e propria. Ho corso con la 997 GT3 Cup utilizzata nel 2017 e nel 2018 nel Campionato Italiano. Macchina veramente divertente, ma il 2020 non lo segnalerei come un grande anno dal punto di vista delle corse in generale; il mondo è stato stravolto dalla pandemia, e stiamo vedendo ancora adesso i risultati distruttivi sul mondo delle corse, che già prima della pandemia era in difficoltà.
MiP: Monza sarà la tua pista di casa, cosa rappresenta per te?
EP: Monza è la pista più famosa d’Italia nel mondo; estremamente veloce ma molto difficile. La maggior parte delle persone la identificano come una pista facile, invece, la complessità sta nelle frenate e nelle poche curve. Le poche curve che ci sono, sono quelle che consentono di fare il tempo. Monza non consente errori, la prima variante influenza tutta curva grande, la roggia influenza l’ingresso delle Lesmo che, di conseguenza, influenza il serraglio, mentre l’Ascari influenza terribilmente il rettilineo prima della Parabolica. Sono tutti dei punti chiave, dove l’essere 1 decimo più lento in uscita, ti porta ad avere 3-4 decimi di ritardo alla staccata successiva.
MiP: Hai qualche ricordo, aneddoto personale legato al tempio della Velocità?
EP: Alla mia prima gara a Monza nel 2014, con una Seat Leon Long-Run, 2.0 Turbo, nella Coppa Italia Turismo ho concluso la gara alla prima staccata. Ho perso completamente il punto di frenata e sono decollato su Alessandro Cacciari. C’è una foto bellissima della mia Seat Leon gialla su una ruota. L’anno successivo, in Lotus Cup, ho partecipato a una carambola di gruppo che ha portato alla bandiera rossa (ho poi concluso secondo sul podio assoluto), mentre nel 2016 il prototipo CN2 col quale partecipavo al Campionato Italiano Prototipi, mi ha preso fuoco in prima variante. Nel 2017, il mio compagno Walter Palazzo, a causa di un incidente con Francesco La Mazza, ha distrutto la 997… Monza è sempre stata teatro di incidenti o di problemi, fino al 2019, dove ho colto il primo tempo nelle prove libere, e dove ho fatto la mia più bella gara, proprio nel GT Open. Partendo ultimo per un problema in qualifica (e ti pareva?) ho riconsegnato la macchina secondo.
MiP: Grazie mille, non vediamo l’ora di rivederti a Monza a Settembre per sfatare finalmente il tabù del Tempio della Velocità!