Al termine dell’ ACI Rally Monza il pilota norvegese si è laureato campione del mondo WRC2, al termine della gara lo abbiamo avvicinato per un suo commento a caldo.
MiP: Complimenti Mads per il titolo, puoi riassumerci questo strano 2020?
MO: Grazie mille, è complicato riassumere la stagione perchè è stata molto molto strana, ma posso dire prima di tutto che siamo molto grati per le gare disputate quest’anno, non un anno perfetto sportivamente parlando, ma poco ci manca.
Tranne il grosso problema avuto al Rally di Sardegna, tecnicamente è stato un buon anno, anche dal punto di vista dei risultati, quindi siamo molto contenti di com’ è andata!
MiP: Prima volta del WRC a Monza, qual’è la tua opizione su questo format? Pensi che possa meritarsi uno spazio nel calendario mondiale dei prossimi anni?
MO: Devo dire che sono stato molto impressionato da questa gara, non è facile allestire una gara mondiale in così poco tempo e nel mezzo di una pandemia, quindi devo fare i miei complimenti e congratulazioni agli organizzatori, al promoter e alla FIA per aver vinto la scommessa.
Credo che l’evento sia stato bello, in particolare le tappe di sabato in montagna, sono state alcune delle migliori prove speciali che io abbia mai visto e mi sono molto divertito.
Penso che anche le parti in pista sono state interessanti, anche se a mio parere un pò troppe prove speciali sono state allestite in circuito, quindi con qualche piccolo aggiustamento credo che sarebbe bello e interessante vedere Monza nel calendario mondiale, ma come detto a mio parere un pò meno prove all’interno del circuito, ma per quest’anno lo posso comprendere vista la situazione covid.
MiP: Rimaniamo a Monza, qual’è stata la cosa più difficile di questo rally? CI hai già anticipato qualche cosa, ma hai delle indicazioni per poter migliorare questa manifestazione?
MO: Sì come ho detto prima credo che il format è stato nuovo per tutti e spesso assomigliava molto di più ad un rally cross, soprattutto quando hai una parte in pista veloce, una frenata brusca e poi gli slalom, non è propriamente un rally, però come detto la filosofia generale dell’evento è bella, in particolare le prove del sabato, a livello mondiale, molto simili alle dificcoltà che siamo soliti affrontare a MonteCarlo e quindi se avremo maggiori prove speciali al di fuori del circuito sarebbe fantastico e perfetto!
MiP: Quali sono i tuoi piani per il 2021?
MO: Per il 2021 non sono ancora chiari, stiamo ovviamente cercando di lavorare per trovare la soluzione migliore; sono in questo mondo ormai da un pò di anni e non voglio fare più le cose a metà, se troveremo un buon programma continueremo l’anno prossimo, ma dobbiamo aspettare e probabilmente la prossima settimana dovremmo già sapere qualcosa se saremo o no a MonteCarlo.
MiP: C’ è un pilota, del passato o del presente, che ammiri maggiormente e prendi come esempio?
MO: Penso che del passato sono sempre stato un grande fan di Marcus Gronholm perchè il suo modo di guidare è sempre stato unico e spettacolare, così come la sua personalità, sempre alla mano e divertente…ero un suo grande fan, così come lo sono stato di Petter Solberg, lo conosco da molto tempo, mi è sempre piaciuto, ma da ragazzino quando conosci una persona cerchi sempre un altro pilota come idolo…nel passato non conoscevo Marcus così sono diventato un suo fan, quindi posso dire che il grande idolo ai miei occhi è sempre stato lui!
MiP: Dove ti vedi tra 10 anni nel motorsport?
MO: Tra 10 anni avrò 43 anni quindi sono quasi sicuro che mi sarò ritirato, ma cercherò di divertirmi per il maggior tempo possibile, fino a che avrò la motivazione per correre e ottenere ottimi risultati sarò al via dei rally, ma non penso di avere ancora 10 anni al volante!
MiP: Grazie mille e speriamo di vederti al via a MonteCarlo!
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