Monzainpista ha avuto l’occasione di rivolgere alcune domande ad Andrea Levy, presidente del Milano Monza Open Air Motor Show, che è stato da poco riprogrammato in autodromo a fine Ottobre.
MiP: Iniziamo dalla situazione attuale, una sua opinione su questa pandemia?
AL: Si tratta di un evento che cambierà profondamente il nostro rapporto con gli altri, con gli spostamenti e che avrà un impatto decisamente forte sull’economia dei Paesi di tutto il mondo. Fino a che non si troverà il vaccino temo si dovrà vivere seguendo regole diverse per alcuni mesi, stando attenti al distanziamento sociale e all’igiene.
MiP: Con la sua esperienza di manager, ha una idea su come possa ripartire gradualmente il nostro paese e più in generale il mondo?
AL: Sarà importante trovare un equilibrio tra le necessità dell’economia, da cui dipendono migliaia di posti di lavoro, e la salute pubblica. Saranno necessari tavoli tecnici di esperti nelle varie materie che possano dare le linee guida per ciascuna realtà.
MiP: Nello specifico, come vede la situazione motorsport? Crede che vedremo delle gare nel 2020 con spettatori oppure tutto rimandato al 2021?
AL: Mi auguro vengano studiate delle soluzioni per permettere agli appassionati di vedere le gare del motorsport dal vivo. Le stesse soluzioni si adatteranno e riguarderanno anche altre tipologie di eventi, come quelli organizzati negli stadi, nei teatri, nei palazzetti.
MiP: Lei è il presidente del Salone dell’auto, che per la prima volta si svolgerà tra Milano e Monza…settimana scorsa è stata ufficializzata la nuova data a fine ottobre, cosa si potranno aspettare gli spettatori? Si riuscirà ad avere lo stesso grandi nomi del motorsport (ad esempio piloti attuali e del passato), visto che si prospetta un autunno sulla carta congestionato di eventi?
AL: Gli spettatori vedranno all’ Autodromo di Monza una manifestazione dall’ anima fortemente dinamica, con sfilate di supercar, novità di prodotto, auto elettriche, regine del motorsport. Uno spettacolo che soltanto Monza può offrire avendo il circuito di Formula 1, i viali del parco e l’antico anello di alta velocità nello stesso posto. Milano Monza Open-Air Motor Show racchiuderà le varie passioni del pubblico, con il dinamismo e l’esposizione delle novità che le case automobilistiche hanno proposto per il 2020. Inoltre, considerato lo stop di diversi mesi, sarà una grande occasione per incontrarsi per i protagonisti del sistema automotive nazionale, a cominciare dai brand, dalle istituzioni, dalle aziende della filiera, per finire ai gruppi editoriali e ai giornalisti.
MiP: Crede che alcune case automobilistiche potrebbero non partecipare al Salone in via ufficiale, come come già è stato comunicato da alcuni brand per EICMA, che si svolgerà a Milano sempre in autunno? Come far fronte eventualmente ad alcune defezioni?
AL: In queste settimane siamo rimasti in contatto con le case automobilistiche che, a livello globale, stanno incontrando enormi problemi. Il Milano Monza Open-Air Motor Show sarà un’occasione per loro per presentare i modelli e farli vedere ai media e al pubblico, un’occasione di ripartenza.
MiP: Ci occupiamo di Monza, cosa può portare in più un autodromo come Monza ad un salone dell’Auto che fino allo scorso anno si è svolto a Torino?
AL: Il fascino delle due sopraelevate, la suggestione del circuito di Formula 1 e lo splendido parco nel quale far sfilare le auto elettriche e ibride plug-in. Se avessi potuto sognare un posto dove poter svolgere il Milano Monza Open-Air Motor Show avrei desiderato un posto così, in una città accogliente come Monza e a pochi chilometri da una metropoli importante come Milano.
MiP: Cosa rappresenta per lei Monza e che ricordi ha di questo tracciato? La ricordiamo ad esempio vincitore del Trofeo Ferrari Club Italia con una 488…
AL: Monza è il tempio della velocità, quindi vincere in questo circuito ha sempre un sapore speciale qualunque sia la categoria. È un circuito che mette a dura prova sia la capacità di concentrazione, che la piena conoscenza del mezzo tecnico, in quanto mettendo a dura prova l’impianto frenante e il motore, bisogna sapere gestire entrambi durante la gara. Arrivare a quasi 300 Km/h in fondo al rettilineo e indovinare la frenata perfetta per entrare in prima variante è un’ emozione incredibile.
MiP: Lei è un grande appassionato e collezionista di auto sportive, a quali auto si sente maggiormente legato e ne ha una alla quale non riuscirebbe a star lontano?
AL: Sono legatissimo alla Dallara Stradale, è stata la prima al mondo consegnata a un cliente privato, nel 2017, e anche una delle poche che possiede il raro privilegio di essere stata consegnata direttamente dal fondatore dell’azienda, l’Ing. Giampaolo Dallara: un’altra emozione indescrivibile.
MiP: Grazie del tempo dedicatoci e in bocca al lupo per tutti i suoi progetti!